Storica vittoria quella di Fabio Fognini su Rafa Nadal; per il ligure c’è, adesso, la finale dove affronterà Ferrer. In finale anche Sara Errani.
Rio de Janeiro – Il Carnevale di Rio si tinge d’azzurro con Sara Errani e, oggi, anche Fabio Fognini che approdano alla finale degli Open di tennis.
Il tennista ligure ha battuto, infatti, nientemeno che Rafa Nadal sulla terra degll’Open di Rio de Janeiro dove si è aggiudicato l’incontro in tre set terminati con il punteggio di 1-6 6-2 7-5.
Vittoria storica quella di Fabio Fognini su Rafa Nadal che fa seguito a quelle di inizio anno di Andreas Seppi su Roger Federer e di pochi giorni fa quando Simone Bolelli ha battuto Milos Raonic in quel di Marsiglia.
Per Fognini si tratta, infatti, della prima vittoria su un Top5 dopo 23 incontri effettuati e persi. Nadal, invece, registra la prima sconfitta in semifinale su terra rossa dopo quella di Umago che risale al 2003.
Tornando alla semifinale dell’Open di Rio, Fabio Fognini non si arrende al primo set andato via facilmente (6-1) al campione uscente Rafael Nadal.
Fabio limita gli errori gratuiti nel secondo e si porta a casa un comodo 6-2 che fa da preludio alla lotta finale nel terzo e decisivo set.
Si arriva sul 5-5 con lo spagnolo in difficoltà per un infortunio muscolare e con Fognini che chiude con un elegante stop&volley che gli regala la finale di Rio dove incontrerà l’ostico David Ferrer vincente, a sua volta, sull’austriaco Andreas Haider-Maurer 7-5 6-1.
Finale anche per un’altra azzurra, Sara Errani, che dovrà vedersela con la giovane promessa Anna Schmiedlová vincente sulla testa di serie numero 2 del torneo, la romena Irina Begu, col punteggio di 6-3 4-6 6-2.
La Errani, data per favorita (è a testa di serie numero 1 del torneo), ha raggiunto la finale battendo, invece, la svedese Johanna Larsson, quinta nel seeding, per 7-5 6-3 in poco meno di un’ora e mezzo di gioco.
Fabio Fognini contro David Ferrer e Sara Errani contro Anna Schmiedlová sono, dunque, le finali dell’Open di Rio de Janeiro 2015.
In bocca al lupo, ovviamente, agli atleti azzurri.