Murray al Miami Open tra mea culpa e bugie

murray al miami open

All’indomani dell’uscita dal Miami Open, Andy Murray fa un mea culpa per quanto successo e sbugiarda chi aveva accusato la Mauresmo di non essere presente nel box.

Miami – Brucia la sconfitta di Andy Murray al Miami Open e brucia soprattutto allo scozzese che, dopo le bizze in campo con tanto di racchetta rotta e richiamo dal giudice di sedia, fa un mea culpa in sala stampa e fuga, sempre stizzito, ogni dubbio in merito ai millantati dubbi sul suo rapporto con la coach Amélie Mauresmo.

Oggi ho giocato davvero male e sono molto deluso ha commentato Andy al termine dell’incontro perso con Grigor DimitrovHo commesso troppi non forzati,  soprattutto nella parte conclusiva del match. Senza nulla togliere a Dimitrov, che è un giocatore molto forte; nel terzo set set sono stato avanti di un break, poi ho perso una serie di giochi consecutivi compromettendo il tutto”.

Gli errori di cui parla Murray sono stati ben 50 e siccome lo stesso è, più o meno, accaduto nel precedente torneo, Murray si dice pronto ad analizzare il problema e prendere le giuste contromisure.

In merito a ciò i giornalisti hanno chiesto spiegazioni in merito al fatto che Amélie Mauresmo non era seduta accanto al resto del team, quasi a sottintendere un qualche screzio fra i due. Duro nella risposta Andy ha commentato:Questa cosa viene a galla ogni volta che perdo, mai quando vinco. Onestamente dubito che il motivo per cui abbia fatto più di 50 non forzati sia un presunto litigio con il mio coach”.

Murray al Miami Open non avrebbe trovato la giusta tranquillità o concentrazione, qualcuno pensa sia “colpa” del suo nuovo ruolo di papà, se è vero che di sfuriate, oltre a quella andata in scena contro Dimitrov, ne avevamo già viste altre.

Al secondo turno pare, infatti, che lo scozzese si sia accorto di giocare con una palla riservata alle donne: Stavo facendola rimbalzare quando ho visto che si trattava di una palla del circuito femminile WTA” ha detto in  proposito Murray che ha poi spiegato: “Queste palline sono un po’ più piccole e più luminose e quando ti trovi ad avere una palla break sul tuo servizio, non vuoi certo utilizzare una palla diversa. Ero un po’ frustrato per questa situazione”.

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