Ci sono voluti 3 set al 19enne di Murcia per imporsi su un comunque grande Rafa. Che sia avvenuto il passaggio di testimone?
Alcaraz supera il suo mentore! Fuori Nadal e, per Carlos, semifinale contro Djokovic .
Il pubblico era quello delle grandi occasioni al punto che, in fase di presentazione dei due giocatori, lo stesso speaker ha parlato di evento storico.
Di sicuro c’è che, probabilmente, quello visto oggi è l’evento che segnerà il passaggio di consegna fra i due giocatori e che, dunque, sì: entrerà nella storia!
“Non ci sarà mai rivalità fra noi”
Ha confessato Nadal ai microfoni di chi provava a mettere un pò di pepe fra lui e Carlitos; riferimento non alla potenziale amicizia fra i due, quanto invece alla differenza di età: ben 16 anni e 11 mesi, record per quel che riguarda un incontro disputato alla Caja Magica.
L’incontro inizia con Nadal al servizio e palla break per Alcaraz che finalizza partendo con un 1-0 in tasca e battuta; subito contro break di Nadal e, nuovamente, battuta strappata da Alcaraz.
Una partita che sembrava giocarsi sull’equilibrio e che, invece, è scappata di mano al mancino di Manacor che ha perso di nuovo il servizio nel settimo gioco e, dopo 48 minuti, si è trovato sotto per 6 giochi a 2.
Il dominio e la sicurezza di Alcaraz sono indiscutibili, ma a inizio del secondo set, una sua brutta caduta con conseguenze per caviglia e polso, hanno fatto credere che qualcosa potesse cambiare.
E, infatti, dopo la pausa per intervento del fisioterapista e relativa fasciatura della caviglia, qualcosa è cambiato sul serio.
Rafa ne ha approfittato e ha pareggiato i conti, in termini di set, con un 6-1 che la dice lunga sulla condizione, forse più mentale che fisica, di Alcaraz.
In mezzo a tutto questo segnaliamo un ulteriore stop dovuto ad un malore di una spettatrice che ha richiesto l’intervento dei medici e, per l’appunto, una pausa forzata per i giocatori in campo.
Chi pensava che potesse in qualche modo approfittarne Rafa, si sbaglia perché, improvvisamente, Alcaraz è tornato ad essere ingiocabile.
Rafa accusa, non gioca ai suoi livelli, ma cuore e tempra ci sono sempre, quasi a mettere in guardia il suo avversario sul fatto che nulla gli sarà regalato.
Sul 5-2 e servizio Nadal, Alcaraz non si fa problemi a fermare il gioco e chiamare il fuori di una palla che, effettivamente lo era…nessuna remora, dunque, ma alla fine il nastro aiuta Nadal e siamo 5-3 Alcaraz.
Carlitos va a servire per il match e con una stop volley firma il 15-0, poi la manda fuori di dritto e 15 pari, dopo aver servito due prime molto penetranti.
Si prende un rischio con palla corta ad aprirsi il campo e, a seguire, lungolinea indifendibile per Nadal per il 30-15, ma poi 30 pari per un altro errore con dritto.
Questa volta Alcaraz piazza il servizio sulla riga e si procura il match point con fantastica palla corta, anche lei sulla riga; serve, dunque, per il match e dopo qualche scambio arriva il dritto lungolinea che laurea il 19enne di Murcia campione sul suo mentore.
Incredibile pensare che soltanto 1 anno fa, Rafa Nadal lasciò a Carlos Alcaraz 3 game (peraltro nel giorno in cui compiva 18 anni!), mentre quest’oggi deve arrendersi per 2-6 6-1 3-6 dopo 2 ore e 17 minuti di gioco.
I tempi cambiano, insomma, e anche i protagonisti: domani non ci sarà, dunque, la 59a sfida tra Nadal e Djokovic, ma la prima fra il n° 1 al mondo e il numero 9, già virtualmente 7.
Que ha pasado? Che è successo?, ha scritto Alcaraz sulla telecamera a fine incontro…E ci viene da dire che, forse, qualcosa è cambiato e domani, un Carlos come quello di oggi, può benissimo giocarsela contro Djokovic, caviglia permettendo.