I cosiddetti suggerimenti tra coach e giocatore, fino ad oggi vietati, ma da alcuni usati più o meno velatamente, saranno permessi a partire da luglio
L’ATP concede il via libera al coaching con il benestare di alcuni grandi allenatori come Patrick Mouratoglou e con il mancato avallo di altri.
Di fatto i suggerimenti più o meno velati, pur vietati, ci sono sempre stati e, forse per evitare polemiche, l’ATP ha liberalizzato questa pratica per la gioia dell’allenatore francese il cui protetto, Stefanos Tsitsipas, è spesso finito sulla graticola per, a detta dei suoi avversari, averne approfittato fin troppo.
Al coach non sarà, però, consentito raggiungere in campo il proprio giocatore, ma potrà fornirgli indicazioni valide per il match stando seduto nella sua panchina.
Sulla nota diramata dall’ATP si legge che:
“Il coaching da fuori dal campo sarà testato per la seconda metà della stagione. La prova permetterà il coaching, svolto dai posti designati degli allenatori durante le partite di qualificazione e tabellone principale degli eventi dell’ATP Tour, a partire dall’11 luglio 2022“,.
Si partirà, dunque, dai tornei ATP 250 di Newport e Bastad e, nel conteggio rientreranno anche gli eventi top come US Open e ATP Finals di Torino.
Al di là del fatto che solo chi è presente nel box del giocatore potrà interagire con lo stesso, sono state inserite anche altre condizioni.
Le condizioni per il coaching da fuori campo
- Gli allenatori devono sedere nei posti designati per i coach del torneo
- Il coaching (verbale e non verbale) è consentito solo se non interrompe il gioco o crea intralcio all’avversario
- Il coaching verbale è consentito solo quando il giocatore si trova alla stessa estremità del campo
- Il coaching non verbale (segnali con la mano) è consentito in qualsiasi momento
- Il coaching verbale può consistere in poche parole e/o brevi frasi (non sono consentite conversazioni)
- Gli allenatori non possono parlare con il proprio giocatore quando il • giocatore lascia il campo per qualsiasi motivo
- Le sanzioni e le multe continueranno ad applicarsi per abuso o uso improprio delle condizioni di coaching di cui sopra
- Nuova regola che, in qualche modo, snatura il tennis considerato da sempre come sport individuale, ma che, vedremo, se effettivamente darà i suoi frutti.
La domanda che ci poniamo è: può davvero un suggerimento dato dal proprio coach influire sull’andamento di un match? Staremo a vedere.