Casper Ruud si conferma campione all’ATP 250 di Gstaad superando in rimonta Matteo Berrettini per 4-6 7-6(4) 6-2 in 2 ore e mezza di gioco.
Niente titolo per Berrettini, a Gstaad si riconferma Ruud che vince, così, il suo trofeo n° 9 in carriera.
Un Casper Ruud implacabile sulla terra rossa se è vero che di quelle 9 finali conquistate, 8 si sono giocate proprio su questa superficie!
Matteo, dal canto suo, è andato vicinissimo alla conquista di questo titolo giocando in modo esemplare e rispondendo senza troppi problemi agli attacchi che Ruud gli piazzava sul rovescio, poi un calo e il norvegese ne ha approfittato.
Nei primi due turni di servizio del primo set, Ruud ha concesso un solo punto, ma poi ha servito qualche seconda di troppo, ha commesso un doppio fallo, e Matteo ha centrato il break alla terza palla utile per il vantaggio del 3-2.
Dopo aver annullato tre chance per il contro-break, Berrettini ha siglato il 4-2 con il terzo ace dell’incontro, per poi assicurarsi il perentorio 6-4.
Il norvegese, di nuovo in difficoltà al servizio nel terzo game del secondo parziale, è costretto a recuperare da 15-40 prima di riuscire portarsi in vantaggio per 2-1.
Nel nono gioco il nastro ha accomodato la palla a Matteo che si è procurato un break-point, ma Ruud si è salvato con un diritto lungolinea che gli ha aperto la via del 5-4.
Berrettini ha tirato fino al tie break, ma è stato il norvegese ad assicuraselo, lasciando l’azzurro a 4 punti.
Tutto da rifare per entrambi ed evidente calo di energie per Matteo che, nel terzo gioco del terzo set, ha concesso altre due palle-break al suo avversario, in vantaggio 2-1.
Nel quinto game, dopo essere stato avanti 40-15, Berrettini ha ceduto nuovamente il servizio (alla quarta palla-break) permettendo al norvegese di salire 4-1 e poi 5-1.
All’azzurro non sono bastati i 10 ace per sconfiggere un Ruud solido e concentrato che ha chiuso l’incontro 4-6 7-6(4) 6-2, dopo una battaglia di oltre due ore e mezza.
Per Berrettini sfuma il terzo titolo consecutivo del 2022 dopo quelli conquistati sull’erba di Stoccarda e del Queen’s, ma da domani sarà n° 14 nel ranking mondiale riducendo, così, così il distacco da Hurkacz, undicesimo nella Pepperstone ATP Race to Turin, la classifica che determinerà i qualificati per le Nitto ATP Finals.
Bicchiere mezzo pieno, dunque, per Matteo e altra opportunità per il tennis italiano più tardi per la finale di Amburgo dove scenderà in campo Lorenzo Musetti contro il favorito del seeding Carlos Alcaraz.