Al via Break Point la docu-serie sul tennis di Netflix

Sul red carpet di Melbourne i protagonisti della nuova docu-serie dedicata al tennis prodotta da Netflix e in onda da stasera. Presente anche il nostro Matteo Berrettini.

Al via Break Point la docu-serie sul tennis di Netflix che promette di farci vivere il dietro le quinte di un anno di tennis.

Da stasera saranno in onda i primi 5 episodi e, a seguire, gli altri.

Le riprese, realizzate in partnership con ATP Tour, ATP Media, WTA Tour e i quattro tornei dello Slam, sono iniziate lo scorso gennaio in Australia e hanno accennato  anche al caso Novak Djokovic.

Il primo episodio è dedicato al Maverick, Nick Kyrgios, al suo incontro con la bella Costeen e alla straordinaria vittoria in doppio con Thanasi Kokkinakis agli scorsi Australian Open.

Si passa poi a Matteo Berrettini, all’epoca fidanzato con Ajla Tomljanović e presente con lei nella serie per farci capire come una coppia di tennisti possa condividere, emozioni, stress e ansie legate ad ogni singolo torneo.

E’ poi la volta di Taylor Fritz, l’americano n° 1 in classifica nazionale e, in qualche modo, come ci racconterà, predestinato a vincere il Master 1000 di Indian Wells.

Si prosegue con le ragazze: Maria Sakkari, Paula Badosa e Ons Jabeur, ognuna con le proprie fragilità malgrado l’estrema forza e tenacia nell’affrontare una vita che non favorisce di certo chi è donna e ha desiderio, magari, di diventare mamma.

Ma ci sono anche Félix Auger-Aliassime con il neo coach Toni Nadal, il finalista del Roland Garros Casper Ruud e, naturalmente, cammei di Rafa Nadal Stefanos Tsitsipas.

Il tutto condito dai commenti di Andy Roddick e Maria Sharapova a supporto delle emozioni più o meno descritte dai protagonisti.

Break Point, la serie: il commento

Ci era stato detto che le telecamere sarebbe entrate negli spogliatoi mostrandoci tutto quanto non avevamo mai visto, ma evidentemente in fase di montaggio qualcosa è cambiato.

Una serie, per questi primi 5 episodi, che si guarda piacevolmente, ma che non rende l’effettivo racconto di quanto successo in un anno di competizioni.

Intanto mancano alcuni protagonisti e poi mancano anche i riferimenti a chi, per problemi o motivazioni varie, è stato lontano dai campi di gioco condizionando in qualche modo anche il ranking mondiale.

Attendiamo la seconda parte che dovrebbe parlare di Wimbledon, Us Open a ATP Finals per poi emettere la definitiva sentenza su una serie che, seppur non perfetta, vi consigliamo di guardare se non altro per conoscere più da vicino l’umanità di atleti che, per come giocano, sembrano appartenere ad altri pianeti.

Info autore dell'articolo