Il lucky loser tedesco Jan-Lennard Struff mette sotto pressione Carlos Alcaraz per tre set, ma alla fine la spunta lo spagnolo che è, ancora, l’uomo da battere.
Sofferenza per Alcaraz a Madrid, ma il Re è sempre lui che, per la seconda volta consecutiva, porta a casa una prestazione esemplare e il titolo del Masters 1000 nostrano.
Onore al suo avversario, Jan-Lennard Struff , che per quasi 2 ore e mezza ha tenuto testa a Carlos Alcaraz dimostrando che la forbice fra i due non era poi così ampia.
Che si trattasse di un match combattuto lo si è capito fin dai primi minuti di gioco dove i due contendenti hanno messo a segno 14 punti per chiudere due soli game! (Entrambi in favore di Alcaraz)
Ma la freddezza di Struff non si fa attendere e, con giocate profonde ed aggressive, riaggancia lo spagnolo che deve attendere l’ottavo gioco per strappare nuovamente il break e il vantaggio del 5-3.
Sul 5-4 Alcaraz serve per il set trovandosi su un pericoloso 0-40.
E qui lo spagnolo si supera con un doppio servizio al corpo, seguito da un lob sulla riga e da un errore di Struff per il primo set point di giornata.
Carlitos, sostenuto dal pubblico di casa, coglie l’occasione e firma il perentorio 6-4.
Finale a Madrid Alcaraz – Struff : secondo set
Il tedesco non demorde e parte alla carica con un 3-0 che sembra presagire la riapertura del match.
Nel quinto game, salva 5 palle break e si assicura il vantaggio del 4-1 che poi diventerà set e tutto da decidere.
Finale a Madrid Alcaraz – Struff : Terzo set
Carlos Alcaraz non si fa impensierire e riaffila le armi per il set decisivo.
Si porta su un comodo 4-1 che, di fatto, decreta la fine della partita.
Da lì in poi per lo spagnolo sembra quasi una formalità giocare, tanto che arriva a servire sul 5-3 lasciando a zero il suo avversario.
Carlos Alcaraz festeggia, così, il 10° titolo ATP in carriera aggiudicandosi, per la seconda volta consecutiva, il Masters 1000 di Madrid.
Punteggio finale di 6-4 3-6 6-3 e nuove prospettive in termini di ranking ATP: da domani Carlitos sarà ancora n° 2 del mondo, ma con soli 5 punti di distacco da Djokovic.
Questo vuol dire che gli basterà una sola partita, anche persa, in quel di Roma per tornare ai vertici del tennis mondiale.
E allora “Fiesta grande” per il giovane campeon!