Quando l’esperienza paga: Federer, Djokovic, Murray e Williams in semifinale agli Aus Open

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Sono sempre i soliti che, alla vigilia dei 30 anni, ma anche ampiamente superati, si ritrovano nell’olimpo del tennis. E il ricambio generazionale?

Melbourne – Passano gli anni, ma i risultati non cambiano poi così tanto.

Perché se è vero che Roger Federer e Serena Williams ancora non mollano, è anche vero che Novak Djokovic, ormai al top della carriera, è indiscutibilmente vicino alla soglia dei 30 anni, così come il numero 2 al mondo Andy Murray.

Eppure sono sempre lì a contendersi il top delle classifiche  mondiali e la gloria per l’ennesima vittoria al torneo x, piuttosto che y.

E’ successo anche in questo inizio stagione agli Australian Open dove ci sarà la classicissima semifinale: Djokovic/Federer in ATP e Serena Williams a sfidare la Radwanska dopo l’ennesima strigliata inflitta a Maria Sharapova.

E se Andy Murray si è aggiudicato l’altra semifinale battendo in quattro set il coriaceo David Ferrer, non ci rimane che attendere il risultato degli unici atleti non così scontati, ma ancora in lizza per la potenziale vittoria finale: Milos Raonic, classe 1990 e Gael Monfils, 30 anni a settembre. Il canadese, giovane promessa non ancora del tutto sbocciata e ora seguita da Riccardo Piatti, e il francese, estroverso giocatore sempre fuori dagli schemi, con un talento incredibile, ma con pochi reali risultati al suo attivo.

I nomi, alla fine, sono sempre gli stessi quasi a voler significare che, nel tennis moderno, manca ancora un vero e proprio ricambio generazionale.

Qualcuno (Federer in primis) punta gli occhi sul giocatore di casa: quel Nick Kyrgios dalle accelerazioni di dritto invincibili, ma anche dalle bizze inenarrabili (“una vergogna nazionale” lo ha definito un collega locale!).

Insomma, in attesa che qualcosa nel mondo del tennis si smuova, godiamoci i soliti noti e prepariamoci alla più classica delle sfide (Djokovic/Federer) che, bontà sua, vedremo in versione semifinale e non finale. Per quella contiamo sulla sorpresa di uno dei due, chiamiamoli così senza nulla togliere ad entrambi, “outsider” Raonic/Monfils sperando che possano, e ce lo conceda, battere Andy Murray.

Giusto così, per non vedere sempre gli stessi e godere di una finale non così scontata!

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