Novak Djokovic ha, in qualche modo, vinto il primo round contro il governo australiano ottenendo la possibilità di restare Down Under; il Ministro dell’immigrazione si riserva, però, di impugnare la sentenza.
Djokovic libero, ma ancora in forse la partecipazione allo Slam ; deciderà tutto il Ministero dell’immigrazione che, però, darà il suo esito soltanto domani. (Mentre scriviamo in Australia sono quasi le 22.00)
Inizia a sbrogliarsi il bandolo di una matassa sempre più complicata e ricca di risvolti anche diplomatici. Nella faccenda sono intervenuti, infatti, non soltanto i media di tutto il mondo, ma anche i vertici politici della Serbia che, a gran voce, hanno richiesto di convalidare il visto all’atleta e di farlo partecipare al torneo che lo stesso ha vinto nelle tre ultime edizioni.
LO SPARTACO DEL NUOVO MONDO
Il tutto sotto l’attenta vigilanza di Srdjan Djokovic, padre di Novak, che dalla Serbia ha sostenuto il figlio paragonandolo allo Spartaco del nuovo mondo il quale, come riportato da Sky Sport:
“Non tollererà ingiustizia, colonialismo e ipocrisia. è prigioniero, ma più libero che mai. Si è convertito nel leader del mondo libero, delle persone povere e con necessità. Lotta per l’uguaglianza delle persone“.
E, a testimonianza di quanto sopra, un folto gruppo di persone di nazionalità serba si è raccolto stamani fuori dal tribunale di Melbourne per festeggiare la “liberazione” del proprio eroe.
DJOKOVIC LIBERO
Novak Djokovic è, pertanto, libero così come testimoniano le foto condivise dalla stampa locale e con visto nuovamente attivo.
Quello che rimane da capire è se il Ministro per l’Immigrazione eserciterà il proprio “personale potere di cancellazione” che potrebbe, addirittura, comprendere l’allontamento per tre anni del giocatore dal suolo australiano.
Intanto Djokovic sta parlando con i suoi legali deciso, lo immaginiamo, a portare avanti la sua battaglia.
CONFERENZA STAMPA DELLA FAMIGLIA
Nel frattempo si apprende che da Belgrado dovrebbe cominciare a breve na conferenza stampa indetta dai genitori di Novak i quali avevano diffuso la notizia, poi ripresa da alcuni media internazionali, che il figlio fosse stato addirittura arrestato.