Ammirevole Andy Murray che, avanti di due set, arriva al tie break del quinto, salva un match point e supera un comunque ottimo Berrettini
Aus Open, la battaglia Berrettini Murray va a Sir Andy che tira fuori dal cappello una forma fisica, ma soprattutto mentale, d’altri tempi.
Poco importa la protesi all’anca o il ginocchio sbucciato, così come l’età che avanza, Andy Murray regge i 31 ace e i 72 vincenti di un Matteo Berrettini che non inizia con il piede giusto, ma che poi prova a rimanere in partita arrivando persino ad avere un match point.
Dall’altra parte trova, però, un atleta che, forte dell’esperienza maturata, ci fa rivivere i tempi in cui brillava insieme agli altri 3 super top (Federer, Nadal e Djokovic) e, che mantenendo semplicemente la palla in campo, lascia che sia il suo avversario a sbagliare.
La sfida Berrettini – Murray
Nel primo parziale è Murray a dettare il gioco aprendosi il campo con servizi ad uscire e insistendo sul rovescio di Matteo costringendolo a chiudere con 10 gratuiti in più rispetto allo scozzese.
Il possibile cambio di marcia arriva sul 2-3, quando Berrettini sale 0-30, ma poi lascia che sia Murray a fare quattro punti di fila che consolidano il vantaggio e lo portano avanti per 2 set a zero.
Nel terzo set qualcosa cambia, soprattutto negli scambi veloci che, tendenzialmente, vanno a favore di Matteo, ora veramente efficace nel manovrare il suo poderoso dritto.
Al quinto game, e alla quinta occasione nel match, Berrettini riesce, finalmente, ia brekkare il suo avversario.
Ora il giocatore azzurro è forte con la prima di servizio, esplosivo con la risposta di diritto e più sicuro nelle esecuzioni in avanzamento e al volo.
Un Matteo ritrovato chiude in ascesa il terzo set e sale 0-30 nel primo game del quarto, ma Murray, seppur più pesante sulle gambe, non concede più di tanto.
Si arriva, infatti, al tie break con doppia opportunità sprecata da Berrettini e poi super dritto a sancire la parità e, dopo 3 ore e 34 minuti di gioco, rinviare tutto al quinto set.
Murray è incredibilmente lucido e ancora sul pezzo al punto da riuscire a confondere un Berrettini che arriva ad un punto dal match, ma non riesce a chiudere.
La decisione è affidata ai 10 punti da fare nel super tie break dove Murray parte lanciatissimo con un vantaggio di 3-0, tenuto fino al 6-3 e poi finalizzato lasciando il nostro Matteo a 6 punti.
Piange Sir Murray e lo fa probabilmente ripensando che proprio qui, a Melbourne, diede nel 2019 l’addio al tennis giocato.
E, invece, oggi completa la sua prima vittoria su un Top 20 in uno Slam da quel lontano 2017 in cui sconfisse Kei Nishikori al Roland Garros.
La sfida Berrettini Murray va dunque allo scozzese che in quasi 5 ore di match vince per 6-3 6-3 4-6 6-7 7-6(6).
Sulla sua strada ci sarà , ora, uno tra Fabio Fognini o Thanasi Kokkinakis.