Un Australian Open per nulla scontato quello di questo 2023 che, orfano dei primi 3 giocatori al mondo e di tanti altri top, oggi perde anche Daniil Medvedev, finalista nelle ultime due edizioni
Ancora sorprese all’Aus Open con Korda che batte Medvedev e cancella, così, un altro pretendente al trono del primo slam di stagione.
Daniil, finalista dell’edizione 2021 e 2022, si unisce, così, alla lunga lista di nomi importanti fuori da un torneo che, ora, vede la possibilità di quel ricambio generazionale (Djokovic e Murray permettendo!) atteso da più parti.
E, fra i candidati al trono c’è sicuramente Sebastian Korda, 22 anni dagli Stati Uniti con un DNA praticamente perfetto: papà Petr è stato numero 2 del mondo ATP, mentre e mamma Regina Rajchrtova, anche lei tennista, ha il suo best ranking come 26 WTA.
E oggi si è visto tutto in campo: sicurezza nella tecnica, nella strategia, propensione offensiva, ricerca del punto, gesti completi e decisamente ben eseguiti, ma soprattutto testa.
“Era questione di una maturità che sento di aver raggiunto”
Commenta lui a caldo dopo quella che definirà la partita:
“Migliore di sempre”.
Non che Medvedev, campione in difesa, non abbia provato a contenere lo statunitense, ma i giochi si sono fatti davvero difficili dal momento che Korda ha continuato a variare gli schemi per non dare riferimenti e, soprattutto, ha fatto correre il povero Daniil come da tempo non si vedeva fare.
E, così, dopo 3 ore di match e punteggio finale di 7-6(7) 6-3 7-6(4), Sebastian Korda elimina la testa di serie n° 7 del torneo e si prepara ad affrontare, agli ottavi di finale, un altro top 10: Hubert Hurkacz.
Risultati che, lo dicevamo, stanno ribaltando ogni pronostico e che, chissà, a quale finale ci porteranno.