Fognini ci prova, ma vince l’Argentina

Fognini ci prova, ma vince l’Argentina grazie ad un Federico Delbonis più continuo e meno affaticato del nostro giocatore. Argentina in semifinale.

Fognini ci prova, ma vince l’Argentina. Nulla da recriminare a Fabio Fognini che, in questa Coppa Davis, dopo una maratona lunga 9 ore di gioco tra singolo e doppio di sabato più partita odierna, ha dato veramente tutto quello che poteva dare.

Resta la bruciante sconfitta contro un Federico Delbonis che era nelle corde di Fabio, ma c’è anche da dire che le vistose fasciature con le quali il ligure si è presentato in campo, la dicono lunga sulla sua condizione.

Non è facile affrontare incontri di questo tipo e, in tutta sincerità, non ci sentiamo di mettere in gioco i classici “se” o “ma” di un dopo partita, peggio ancora, di una sconfitta.

Fabio, sotto gli occhi della neo moglie Flavia Pennetta e del compagno di doppio Simone Bolelli, è sceso sul campo in terra rossa del circolo Baratoff di Pesaro e ha scelto, vincendo il sorteggio, di ricevere.

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Delbonis parte subito con un secco 2/0 al quale Fognini risponde infilando 4 giochi consecutivi, ma non è che l’inizio visto che l’argentino non si fa intimorire e recupera, immediatamente, sul 4 pari.

il game numero 9 sembra infinito (16 punti giocati) e finisce appannaggio di Delbonis che poi si carica e chiude il primo parziale 6/4.

Secondo set nuovamente in equilibrio fra i due con errori da entrambe le parti; Fabio, sotto 5 a 6 e servizio, non riesce nell’intento di andare al tie break e, con un longilinea di dritto nel corridoio, lascia a Delbonis il set.

Argentina 2, Italia 0, ma non è ancora finita malgrado qualche segno di nervosismo, e stanchezza, siano chiaramente visibili nel giocatore azzurro.

Nel terzo set Fognini si porta avanti 2 giochi a 0, ma perde il servizio su un errore e sfoga tutta la sua rabbia rompendo la racchetta. Warning per lui e fischi da parte del pubblico indirizzati verso Federico Delbonis che, nel frattempo, redarguisce il giudice di sedia Ramos dicendo che la sanzione doveva arrivare già prima.

Fognini non si fa deconcentrare, strappa il servizio all’argentino e si riporta in vantaggio per 3/2 riuscendo, poi, a chiudere il set in suo favore per 6 giochi a 3.

Quarto parziale con giocatori stanchi, sole molto caldo e pubblico tutto a vantaggio del nostro Fabio Fognini.

All’ottavo gioco l’Italia del tennis inizia a sperare grazie a due errori fatali di Delbonis che portano il nostro Fabio a servire per tentare di allungare ulteriormente l’incontro.

Ma i colpi di scena non sono finiti: Fabio, infatti, perde incredibilmente il servizio a zero, con un Delbonis che ora appare ancora più carico e determinato.

Nel decimo gioco, durato 22 punti, succede di tutto:  Fognini protesta con il pubblico argentino che fa troppo rumore, Delbonis fa lo stesso con quello italiano e la speaker richiama tutti all’ordine chiedendo di rispettare il volere dei giocatori; dal canto suo, l’azzurro non coglie ben 4 palle break e alla fine l’argentino, con alcuni colpi sull’orlo del miracolo, si salva.

Fognini è nervoso, forse demoralizzato per l’occasione mancata e perde il servizio dando a Delbonis l’opportunità di servire sul 6/5 per l’Argentina.

Delbonis si porta sul 40-15, ma il nostro giocatore annulla, con orgoglio,   i due match point, il secondo dei quali con un passante sensazionale. Fabio, però, non può niente sul successivo vantaggio pari in cui l’argentino chiude, dopo 3 ore e 34 minuti , di lotta sul campo con un pallonetto al volo.

Finisce 6-4 7-5 3-6 7-5. Annullati 4 set point al 4° a Fabio che cede al 3° match point, questo il sunto di un incontro dove il nostro giocatore ha veramente dato tutto quello che poteva.

Fognini ci prova, ma vince l’Argentina che ora affronterà, in semifinale, la vincente tra Serbia e Gran Bretagna.

E, comunque, grazie Fabio.

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