Il CONI presenta un’iniziativa che consentirà ai giovani atleti di conciliare studio e attività agonistica
Il CONI su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e in collaborazione con Cip (Comitato italiano paralitico), ha presentato un interessante progetto che consentirà ai giovani atleti italiani di proseguire nell’attività scolastica, malgrado gli impegni sportivi.
Al Miur è stato, infatti, presentato un Programma rivolto ai ragazzi delle scuole secondarie di II grado che praticano attività sportiva di alto livello con l’obiettivo di continuare ad inseguire il loro sogno di realizzazione sportiva, senza, però, rinunciare allo studio.
Soddisfatta la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che, presente al lancio dell’iniziativa, ha commentato: “La nostra volontà è di far sì che lo sport diventi una componente fondamentale, strutturale, della nostra formazione e della formazione che la scuola dà ai nostri studenti. (…) Un cambiamento culturale che era necessario e che ci riconsegnerà una competitività sul piano internazionale, anche in questo settore”.
L’importanza dello studio risiede non solo nel percorso di crescita e formazione personale, ma anche nell’opportunità di avanzamento professionale nel caso in cui lo sport non diventi l’attività principale nella vita. Secondo la casistica nel 90% dei casi lo sport che si pratica, anche a livello agonistico, da giovani non diventerà il proprio lavoro.
A questo proposito il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, aggiunge: “Dare a questi giovani la possibilità di proseguire e completare gli studi è molto importante anche per garantire loro un futuro quando interromperanno l’attività agonistica, perché sappiamo che anche dopo aver ottenuto la massima consacrazione sportiva, questi atleti non sempre hanno la certezza di avere una tranquillità lavorativa ed economica“.
Il progetto partirà ora in fase sperimentale coinvolgendo, inizialmente, i ragazzi della Lega Serie A, per poi allinearsi a tutte le altre discipline sportive a partire dal prossimo anno.
Gli studenti/atleti seguiranno i normali programmi ministeriali attraverso lezioni via web secondo i propri impegni sportivi; sempre tramite web potranno dialogare e interagire con i docenti o con i compagni e avranno a disposizione tutti i materiali didattici.
Ad affiancare ogni studente ci saranno due tutor: uno scolastico e uno sportivo. Le attività di e-learning (documentate e certificate dal Consiglio di classe) potranno essere equiparate ai fini della valutazione a quelle svolte in presenza, per una quota massima del 25% del monte orario annuale. Le verifiche, sia orali che scritte, valide anche ai fini della ammissione alla classe successiva, non potranno, però, essere effettuate tramite la piattaforma digitale.
Un’iniziativa che ha ricevuto il plauso di tanti atleti come Danilo Cataldi (calciatore – Lazio), Emil Audero (portiere – Juventus) e Simona Quadarella (nuotatrice) che, testimoni alla presentazione dell’iniziativa, hanno ammesso di aver avuto qualche problema a conciliare studio e impegni sportivi.
Iniziativa che noi di Real Tennis, avendo a che fare con tanti giovani tennisti ancora studenti, non possiamo che promuovere a pieni voti.