La regola sacra del silenzio sugli spalti sembra essere ormai lontana. Il tennis si adegua ai tempi moderni e concede più libertà nell’incoraggiare i propri beniamini.
I tempi cambiano e il tennis, volente o nolente, si adegua.
L’ultima svolta riguarda, infatti, il tifo. Dimenticate i classici “Quiet, please” del giudice di sedia e pensate, invece, a qualcosa di più simile al rumoroso e potente tifo da stadio, un pò come già avviene in Coppa Davis, tanto per intenderci.
Dagli USA arriva, infatti, la notizia di un cambio d’etichetta a livello di tifo applicato, per ora, ai tornei studenteschi.
I ragazzi sugli spalti potranno, dunque, gridare, incitare il giocatore preferito e anche prendere in giro l’avversario, purché non si cada nell’offesa o non si arrivi a gesti violenti.
Il tutto, dicono, per appassionare di più i ragazzi e coinvolgerli in uno sport che, negli Stati Uniti, è un pò a secco di campioni dopo le grandi performance degli ormai ex campioni Connors, McEnroe, Agassi, Sampras, Courier e via dicendo.
Una svolta alla quale potrebbe guardare anche il circuito ufficiale con buona pace del torneo che ha fatto delle regole il suo biglietto da visita: Wimbledon.
Custode delle tradizioni, nonché censore morale della grande anima del tennis, non osiamo immaginare come possa The Championships, infrangere il tabù del silenzio più rigoroso.
Staremo a vedere ma, nel frattempo, iniziate a preparare striscioni e trombe da stadio: il tennis ufficiale potrebbe svoltare per farsi più rock!