La vittoria in Coppa Davis ha giocato a suo favore: per i britannici Andy Murray è, infatti, lo sportivo dell’anno 2015
Con un 35% di voti a suo favore, Andy Murray è stato eletto “BBC Sports Personality of the Years” .
A suo favore ha giocato la splendida vittoria in Coppa Davis, trofeo che mancava al Regno Unito da ben 79 anni!
Ma la stagione di Andy Murray è andata più che bene visto la chiusura d’anno in seconda posizione nel ranking mondiale, la finale raggiunta agli Australian Open, le semifinali sia a Wimbledon che al Roland Garros, per non parlare delle 11 vittorie in coppa Davis che, come dicevamo, hanno influito sui 361,446 voti ricevuti dallo scozzese nel contest annuale della BBC.
Dal canto suo Murray, vincitore per la seconda volta del premio “Sportivo dell’anno”, non si aspettava questo tributo.
Alla premiazione ha ringraziato i presenti ed ha elogiato il tennis britannico che, da un livello basso, si trova ora al numero 1.
“Dedico la mia vita a questo sport e lavoro estremamente duro ogni giorno per rendervi orgogliosi“, ha concluso un Murray visibilmente felice sul palco.
Per lo scozzese inizia, ora, il periodo di preparazione in attesa degli Australian Open che prenderanno il via da Melbourne il prossimo 18 Gennaio.
In mezzo, la nascita del suo primogenito che, a detta dell’atleta, potrebbe anche condizionare la sua partecipazione allo slam di inizio anno. Andy, infatti, non vuole assolutamente mancare alla nascita del figlio al punto che, anche gli allenamenti, sono stati spostati da Miami a Dubai in modo da avere un collegamento aereo con l’Inghilterra più veloce rispetto ad uno da oltre oceano.
Ricordiamo, infine, che Andy Murray ha interrotto, come da accordi, la sua collaborazione con Jonas Bjorkman, suo coach dal mese di agosto, per tornare ad allenarsi a pieno ritmo con la neo mamma Amelie Mauresmo.
Per il momento Andy Murray si gode il tributo di Sportivo dell’anno 2015 e attende con ansia la nascita del suo bimbo sperando che la buona sorte gli dia la stessa carica avuta da Novak Djokovic, divenuto papà e poi letteralmente “esploso” sul campo da gioco.