Benneteau attacca Federer: troppi privilegi

Il giocatore francese, prossimo al ritiro, ha messo in discussione, in un’intervista radiofonica, alcuni privilegi dei quali godrebbe Roger Federer

Benneteau attacca Federer: troppi privilegi

Con già in tasca la nomina come prossimo capitano della Fed Cup francese, Julien Benneteau ha colto l’invito a parlare in una Radio transalpina, RMC, per denunciare quelli che, a suo avviso, sarebbero i privilegi di cui da tempo gode sua Maestà Roger Federer.

“Roger è una leggenda del gioco, un’icona, perché nessun altro riesce a portare 15.000 persone a Bercy”.

ha esordito il giocatore francese secondo il quale, però, ci sarebbero tanti conflitti d’interesse in ballo come, per esempio, quello relativo alla Laver Cup.

“La Laver Cup è un’esibizione, ma non ci sono criteri di selezione sportivi e vengono dati 750.000 dollari a Nick Kyrgios. Sì, le tariffe sono queste.”

“In merito ai nuovi regolamenti della Davis Cup,

– ha proseguito il francese nella sua intervista –

Federer non ha detto nulla, ma quando si è paventata l’idea di spostare la Davis a settembre, invece che a novembre, allora si è improvvisamente svegliato ed è andato a lamentarsi”

“Un’altra cosa: nell’organizzazione della Laver Cup c’è anche Craig Tiley che è il direttore dell’Australian Open, il quale si occupa dei diritti marketing e della TV.

Il suo compenso viene pagato dall’agente di Federer e, guarda caso, negli ultimi due anni, Federer ha giocato 14 partite all’Australian Open, disputandone 12 alle 19,30!”

E, a questo proposito, Benneteau ricorda che a Novak Djokovic non sarebbe andata così bene, visto che il serbo si è ritrovato, sempre all’Australian Open, a giocare contro Gael Monfils, non nella sessione serale, com’era più ovvio, ma in pieno giorno e con 42 gradi!

Sempre secondo le parole del francese, Federer si sarebbe lamentato con gli organizzatori di Wimbledon che lo avrebbero fatto giocare sul campo 1 dove, da tre anni, lo svizzero non scendeva in campo.

Fino ad allora, infatti, lo svizzero aveva sempre giocato sul centrale e il fatto di aver cambiato campo lo avrebbe penalizzato al punto da fargli perdere la partita contro Anderson.

A riprova di quanto sopra, dice ancora Benneteau,

“Allo Slam seguente, lo US Open, Tony Godsick (agente di Federer, ndr) è andato a parlare con l’ufficiale di gara per informarlo che non era possibile discutere sul fatto che Roger giocasse sul nuovo campo. E, infatti, lo svizzero ha giocato tutte le partite dello Slam americano all’Arthur Ashe Stadium”.

Rimostranze che sono andate anche sui compensi per i tornei medio-piccoli,a dire del francese “esagerati” e sul fatto che molti sponsor, a fine match vadano a parlare direttamente con il giocatore, cosa che il francese trova sconveniente.

Benneteau, 36 anni e, come dicevamo prossimo al ritiro, non ha mai goduto di privilegi al punto che, racconta:

“Sono stato sottoposto ad un test antidoping domenica mattina alle 7! Ma se mi sto ritirando!”.

In merito a privilegi non goduti, non la pensa così Novak Djokovic secondo il quale:

“Roger, in un certo senso, merita un trattamento speciale perché ha vinto sei volte l’Australian Open e probabilmente è il più forte di sempre. Se non lui, chi merita questi privilegi? La gente vuole vederlo giocare nell’orario migliore, alle 7.30 della sera, sulla Rod Laver Arena. Posso comprendere il punto di vista di Julien perché a volte sembra che alcuni giocatori, anno dopo anno, possano ottenere più favori. (…) Ma bisogna capire che Federer è una forza trainante del tennis sia in termini di entrate che di visibilità. Anche tennisti come Julien traggono beneficio dal tennis grazie a quello che ha fatto Federer”.

Insomma, Benneteau attacca Federer: troppi privilegi per lo svizzero che, impegnato in quel di Londra chissà come la prenderà!

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