Federer risponde a Benneteau

Dopo l’attacco di Julien Benneteau sui privilegi goduti da Roger Federer, è lo svizzero a prendere la parola

Federer risponde a Benneteau

Dopo la vittoria di Roger Federer su Dominic Thiem, c’era una gran folla di giornalisti che affollava la sala stampa della O2 Arena di Londra.

Peccato che, alla maggior parte di loro, non interessasse molto un commento sul match appena terminato quanto, invece, una dichiarazione in merito alla polemica sollevata, qualche giorno fa, da Julien Benneteau.

Il tennista francese, sulla via del ritiro come giocatore, ma già insignito del titolo di capitano Bleus in Fed Cup, aveva messo in discussione, infatti, alcuni trattamenti a suo dire, privilegiati, riservati a Roger Federer.

E lui, il campione di Basilea, non ha potuto fare a meno di rispondere ad una seppur timida domanda fatta da un coraggioso giornalista, perché, si sa, sua Maestà ha una corsia preferenziale anche con la stampa: è tale il rispetto per questa leggenda del tennis, che nessuno osa, diciamo così, “disturbarlo” su questioni che potrebbero in qualche modo turbarlo o, peggio ancora, offenderlo.

“Una reazione?”

– ha detto lo svizzero –

“Si, so cosa ha detto, ma non so, per essere onesti non ho voglia di parlare di questo durante il Masters. Spero tu capisca.”

Insomma, dopo la carne al fuoco gettata dal francese, nessuna  polemica da parte dello svizzero che, anzi, difende il collega d’oltralpe dicendo che, con tutta probabilità, le parole di Benneteau sarebbe state decontestualizzate e, dunque, caricate di un significato che non era quello originale.

“Conosco Julien fin da quando eravamo juniores, è un bravo ragazzo. Penso che le sue parole siano state prese fuori dal contesto in cui le ha dette e quindi non sento la necessità di commentare. Preferisco chiudere il discorso”.

Federer fa solo una piccola precisazione sulla questione Us Open.

Ammesso che il suo manager avesse chiesto di non farlo giocare sul nuovo campo, ma sempre e solo sull’Arthur Ashe, Federer commenta:

“Si, ho giocato lì, ma non sempre nei giorni che preferivo. A volte qualcuno mi chiede che giorno voglio giocare, o se voglio giocare di giorno o di sera e qualche volta lo chiedono al mio agente. Ma allo Us Open ho chiesto di giocare il lunedì sera e, invece ho giocato il martedì. A volte sono aiutato, altre no”.

Federer risponde a Benneteau , chiudendola così, in tutta tranquillità.

Non solo sul campo, ma anche Campione di savoir faire.

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