Niente condanna per aggressione a Nick Kyrgios

Si conclude il processo al tennista australiano che, accusato di aggressione dalla ex compagna, è stato giudicato reo di aver commesso “una stupidità” non ripetuta.

Niente condanna per aggressione a Nick Kyrgios a seguito della denuncia che la ex compagna, Chiara Passari, aveva presentato 10 mesi la fine della loro love story.

Dopo l’assoluzione di Alexander Zverev, arriva anche quella di Nick Kyrgios giudicato, a differenza del giocatore tedesco, da un tribunale e, nello specifico, da quello di Canberra.

L’accusa arrivava da Chiara Passari che nel gennaio 2021, dopo un’accesa discussione, si era ritrovata a terra per uno spintone dello stesso Kyrgios.

Fatto ammesso dal giocatore e giudicato dal magistrato come una isolata “stupidità” che non si sarebbe più ripetuta.

La Passari non denunciò immediatamente l’allora compagno, ma lo fece 10 mesi dopo la fine della loro relazione asserendo di essere stata traumatizzata dall’evento al punto da perdere peso e non riuscire più a dormire oltre che stringere nuove relazioni amorose.

Per Beth Campbell, giudice del processo, Nick Kyrgios avrebbe agito in una situazione di tensione commettendo una stupidità .

Pare, infatti, che il tutto sia successo perché il giocatore tentava di lasciare l’appartamento dopo la discussione e l’allora compagna glielo avrebbe impedito. 

A quel punto il tennista avrebbe spinto la ragazza per poter uscire e la stessa sarebbe, quindi, caduta a terra.

Situazione ammessa da Kyrgios e giudicata non sufficiente dalla Campbell per essere passibile di condanna.

Non ho registrato una condanna a suo nome, non trovo alcuna necessità di metterla sotto vincolo di buona condotta”, 

ha ammesso la Campbell.

Assoluzione, dunque, per Nick Kyrgios che si è presentato in tribunale con un paio di stampelle e un tutore al ginocchio, dopo l’intervento appena eseguito per una lacerazione laterale del menisco e una ciste alla cartilagine 

Al suo fianco l’immancabile compagna Costeen Hatzi, designer d’interni, e la madre Norlaila.

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