Novak Djokovic solleva il suo 7° titolo sull’erba del più prestigioso torneo del circuito, ma da domani dovrà fare i conti con la nuova classifica
Wimbledon va a Djokovic che batte Kyrgios in rimonta per 3 set a 1 andando a sollevare il trofeo più prestigioso e ambito del tennis che, nel suo caso, è il n° 7 e il quarto consecutivo.
Vittoria che arriva ad 1 anno esatto di digiuno a livello Slam e dopo una prima parte di stagione complessa, che lo ha visto scontrarsi prima con le autorità, poi con la difficoltà del rientro in campo, ma mai contro la propria filosofia di vita.
Perché Nole persegue nel suo pensiero no vax affermando che:
“Avere la libertà di decidere cosa è meglio per il mio corpo è più importante di qualsiasi titolo o altro”.
E quindi, oggi solleva la coppa sul centrale dell’All England Club e domani, con tutta probabilità, non prenderà parte a Flushing Meadows, l’ultimo Slam di stagione, per il quale, trattandosi di Stati Uniti, è richiesta la vaccinazione.
Ma per ora la festa è a Londra dove l’ex n° 1 al mondo si è imposto su Nick Kyrgios al tie break del quarto set, dopo 3 ore e mezza la battaglia con il punteggio di 4-6 6-3 6-4 7-6(3).
Accreditato come numero 1 del seeding, Djokovic raggiunge, con la vittoria di oggi, quota 21 successi a livello Slam.
Un quasi habitué delle partenze a rallentatore, Nole si è ritrovato sotto 6 giochi a 4 nel primo set per poi trovare più profondità nei colpi e più sicurezza sulle palle pesanti che arrivavano dal suo avversario.
I 30 ace e il 73% di prime in campo hanno sicuramente contribuito al successo del giocatore serbo.
Dal canto suo era partito bene Nick Kyrgios che poi si è lasciato andare a due passaggi a vuoto per poi tornare a lottare nel quarto parziale non senza qualche moto di nervosismo nei confronti del suo angolo.
A Djokovic è bastato sfruttare l’esperienza per chiudere i giochi e regalarsi un titolo che, però, non gli assegnerà alcun punto, come deciso dall’ATP in riposta alla scelta degli organizzatori di non far giocare gli atleti russi e bielorussi.
Questo vuol dire che a Nole saranno decurtati i punti della vittoria maturata nel 2021 (stesso dicasi per il finalista Matteo Berrettini) con il risultato di ritrovarsi, da domani, in 7a posizione nel ranking mondiale.
Come dicevamo ci sarà poi l’eventualità di una mancata partecipazione a New York qualora rimanga, per gli States, l’obbligo vaccinale per l’ingresso nel paese.
Vogliamo fare i complimenti anche a Nick Kyrgios per la buona prestazione, soprattutto a livello mentale, e augurargli che quello di oggi possa essere un nuovo inizio a livello professionale.